Giuditta, variazioni sul tema. La mostra su Caravaggio e Artemisia Gentileschi a Roma

Caravaggio, Giuditta decapita Oloferne, 1600 ca., olio su tela, 195x145 cm. Roma, Palazzo Barberini
Caravaggio, Giuditta decapita Oloferne, 1600 ca., olio su tela, 195×145 cm. Roma, Palazzo Barberini

La mostra su Giuditta e Oloferne, il tema biblico più amato dagli artisti del barocco, ospite a Palazzo Barberini, fino al 27 marzo 2022

Dal 25 novembre 2021 fino al 27 marzo 2022, presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica a Palazzo Barberini di Roma, si terrà la mostra dal titolo Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta. Violenza e seduzione nella pittura tra Cinquecento e Seicento. L’evento è a cura di Maria Cristina Terzaghi, ed è dedicato a due dei più grandi esponenti dell’arte figurativa italiana: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, e Artemisia Gentileschi. La mostra commemora i settant’anni dalla scoperta di Giuditta e Oloferne, il celeberrimo dipinto di Caravaggio conservato a Palazzo Barberini, e i cinquant’anni dalla sua acquisizione da parte dello Stato italiano.

Il percorso espositivo si snoda tra le rinnovate sale al pian terreno dello storico palazzo romano, e comprende una selezione di 29 capolavori, provenienti dalle gallerie di tutto il mondo. La mostra è suddivisa in 4 sezioni, la prima delle quali è intitolata Giuditta al bivio tra Maniera e Natura: una selezione di opere cinquecentesche che rivelano i primi segni della variazione sul tema.

La Giuditta del Caravaggio, invece, è al centro della seconda sezione, dedicata al genio del Barocco e ai suoi epigoni. Nell’interpretazione del Caravaggio, la donna mette in scena una decapitazione, creando così il punto di rottura con la tradizione. Un corrispettivo si trova solo nella produzione coeva di rappresentazioni sacre e drammi teatrali.

Tra le varie opere a testimonianza della cospicua influenza caravaggesca nella pittura dell’epoca, sarà possibile ammirare la celebre Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi, alla quale è dedicata la terza sezione. La tela in esame – conservata presso il Museo nazionale di Capodimonte a Napoli – colpisce e affascina l’osservatore per la sua estrema crudezza. Dopo aver colto tutto il potenziale insito nella raffigurazione di Giuditta, esempio virtuoso di donna forte, Artemisia si confrontò sul tema (che in seguito divenne un genere molto richiesto nelle corti europee) e si distinse nel panorama artistico a lei contemporaneo per esserne stata la massima interprete.

Nell’ultima sezione, Le virtù di Giuditta. Giuditta e Davide, Giuditta e Salomé, si assiste al raffronto tra il tema di Giuditta e Oloferne e quello di Davide e Golia, accomunati dall’immagine di vittoria della virtù, dell’astuzia, e della giovinezza sulla forza disumana del tiranno, che muore decapitato. La decapitazione è al centro anche del testo evangelico del martirio di Giovanni Battista, e in campo artistico il tema di Salomé viene spesso scambiato con quello di Giuditta.

La mostra è aperta al pubblico dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00). Obbligo di prenotazione nei week-end e nei festivi. I biglietti sono acquistabili su www.ticketone.it. Per tutte le info visitare www.barberinicorsini.org, sito ufficiale dell’evento.

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Come raggiungere la mostra su Caravaggio e Artemisia a Palazzo Barberini da hotel TriviHo.

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Palazzo Barberini si trova a Roma, in Via delle Quattro Fontane, n. 13. Dista solo 400m da hotel TriviHo, ed è raggiungibile a piedi in soli 4 minuti.
È possibile arrivare alla sede della mostra anche con i seguenti mezzi pubblici:

Metropolitana
Metro A – Direzione Battistini, fermata Barberini (a 260m, 3 minuti a piedi)

Autobus
Fermata Tritone/Barberini e Barberini:
– 61 Capolinea Villa Borghese-Washington/Balsamo Crivelli
– 52 Direzione Archimede
– 53 Capolinea Piazza Mancini/Largo Chigi
– 63 Capolinea P.za Monte Savello/Rossellini
– 83 Capolinea L.go Valsabbia/Partigiani (FS)
– 100 Direzione Porta Pinciana
– 160 Capolinea Villa Borghese-Washington/Montagnola
– C3 Capolinea Staz.ne Tiburtina MB/Cimitero Flaminio
– 590 Capolinea Risorgimento/Cinecittà (MA)