Adrian Tranquilli, “An Unguarded Moment”, Sala 5 – AuditoriumGarage, Roma

“Un momento incustodito”: la mostra antologica, tra supereroi sconfitti, installazioni ambientali e interventi sonori, da cui riparte l’auditoriumgarage della fondazione musica per Roma

Il coinvolgimento nel mondo sui generis di Adrian Tranquilli (Melbourne, 1966) è totale già dai primi passi che si percorrono in “An Ungarded Moment”, la mostra antologica ospite all’AuditoriumGarage di Roma. Si parla di uno spazio espositivo di oltre 1000mq, adibito per mesi ad hub vaccinale, che la Fondazione Musica per Roma dedica ora all’arte contemporanea.
Con questa esposizione, infatti, prende ufficialmente il via a una serie di mostre tramite cui enfatizzare la centralità delle arti nei processi trasformativi della società, sperimentando unioni e fusioni tra diverse forme espressive e tecnologie innovative.

Dopo diversi anni di assenza, Adrian Tranquilli torna a esporre nella Capitale con un personale momento incustodito. Parafrasando le sue parole, “An Ungarded Moment” è quel momento di frattura che sta vivendo il mondo occidentale. È lo stato di profonda crisi in cui versa il nostro modello culturale. È un momento di guardia bassa, per questo incustodito.

Una scenografia notturna accoglie il visitatore, preparandolo a una full immersion in un inedito percorso espositivo di nove stanze, per oltre cinquanta opere. Sorprendenti installazioni site-specific si affiancano a lavori che segnano i momenti salienti della produzione di questo brillante artista, dalla fine degli anni ’90 a oggi. Una narrazione non cronologica, dove la parola d’ordine è remix: ricreare l’opera, amalgamandola con lo spazio, che è parte inscindibile dell’esposizione. Il risultato è un tessuto narrativo in cui domina l’idea di caverna, di rifugio, di scavo linguistico.

Da sempre, Tranquilli incentra i suoi lavori (espressi tramite i media più vari, dall’installazione alla scultura, dal disegno al video) su temi legati all’identità culturale. Il ruolo delle figure salvifiche, il peso dell’agire umano sulla natura, l’egemonia del potere maschile, sono alcuni esempi. Topoi che ritornano nelle più recenti produzioni in mostra, come le videoinstallazioni These imaginary boys, Every Me and Every You e Today Is a Liar.

Formatosi attraverso studi di antropologia culturale, Tranquilli condivide il pensiero di Claude Lévi-Strauss, così espresso: «Potrei dimostrare, non come gli uomini pensano nei miti, ma come i miti operano nelle menti degli uomini senza che loro siano informati di questo fatto».

Per svelare un momento incustodito, l’artista parte proprio dalla mitologia antica come struttura fondante per approdare, in chiave moderna, alle figure tragiche dei supereroi del mondo comics. Un universo diffuso tramite fumetti e graphic novels sin dagli anni ’30 del secolo scorso, da lui definito come il «più grande metatesto dell’umanità».
Superman, V, Yoda, Robin, Jocker, Spiderman, ma soprattutto il supereroe oscuro per eccellenza, Batman, una sorta di alter-ego dell’artista. Figure demitizzate, rese umili, e calate nella realtà come comuni mortali, con le loro incertezze e debolezze. Simboli della fragilità delle società odierne, che la pandemia ha seriamente messo in ginocchio.

Attraverso sguardi e pose dal forte valore evocativo e metaforico, i supereroi di Tranquilli sovvertono la figura salvifica del maschio eroe – una concezione prettamente occidentale – divenendo modelli privi di genere, in cui lo spettatore può riconoscersi.
A queste immagini se ne interpongono altre provenienti dal cinema, dalla letteratura, dalla musica rock e punk, filtrate sempre da un tagliente approccio antropologico.

“An Unguarded Moment” rivela, quindi, le contraddizioni del contemporaneo: ordine e caos, popolo e palazzo, eroe e antagonista, salvezza e sacrificio, bene e male. L’intento è quello di innescare nello spettatore una riflessione sul rapporto tra l’individuo e quelle strutture di potere, di natura religiosa, ideologica, politica ed economica, che lo condizionano e lo opprimono.

Il progetto mette in luce, per la prima volta, anche il fondamentale ruolo che la musica gioca nella produzione dell’italo-australiano, come afferma il curatore della mostra, Antonello Tolve, che ha definito l’esposizione un vero e proprio «Gesamtkunstwerk», l’opera d’arte totale di Tranquilli.

La mostra, ideata e organizzata da Musica Per Roma con il patrocinio della Regione Lazio, è stata inaugurata il 4 dicembre 2021 ed è visitabile fino al 6 marzo 2022. È accompagnata dalla monografia Adrian Tranquilli, edita da Maretti Editore con i contributi di Sergio Brancato, Raffaella Frascarelli, Antonello Tolve, Eugenio Viola.
I biglietti sono acquistabili su ticketone.it. Per info e prenotazioni visitare www.auditorium.com o inviare una mail a info@musicaperroma.it

TriviHo, l’albergo giusto per un evento imperdibile come “An Unguarded Moment”

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“An Unguarded Moment” si colloca senza dubbio fra le mostre di più ampio interesse attualmente in corso a Roma. Una trama novecentesca con più piani interpretativi, dal fumetto al cinema, dalla scultura alla fotografia, dai video agli interventi sonori. Un universo costruito tramite riferimenti alle icone che popolano l’immaginario collettivo. Una riflessione sull’inquietudine e sulla vulnerabilità dei nostri tempi.

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La nuova frontiera dell’arte visiva: “An Unguarded Moment”, all’AuditoriumGarage – Parco Della Musica di Roma

Come arrivare all’AuditoriumGarage, sede della mostra di Adrian Tranquilli a Roma

La mostra “An Unguarded Moment” è visitabile all’AuditoriumGarage dell’Auditorium Parco Della Musica, in Viale Pietro De Coubertin 30, 00196 Roma. Il luogo dell’evento dista 5km circa da TriviHo – Luxury Hotel Rome.

È raggiungibile in auto (in 13 minuti) o tramite i seguenti mezzi pubblici (in 25 minuti):
• Metro A – Direzione Battistini, da fermata Barberini a fermata Flaminio; poi Tram 2 – Direzione Mancini, da fermata Flaminio a fermata Apollodoro, e a piedi per circa 1 minuto (100m).